小碗馄饨 发表于 2011-12-1 21:36:25

Rimini, questo cammino ha sempre portato ai play-off

SECONDA DIVISIONE

Ben 32 punti totalizzati con appena 20 gol messi a segno

RIMINI. è un Rimini da play-off. Precedenti alla mano, i biancorossi, qualora dovessero mantenere un simile ruolino di marcia, approderebbero dritti dritti agli spareggi per la promozione in Prima divisione. Anzi potrebbero ambire forse anche a qualcosa di più, perché sfogliando gli almanacchi e raffrontando l’attuale classifica dei romagnoli (32 punti) con gli score delle varie formazioni targate Cocif (1994-2010), ci si accorge che soltanto nel campionato 2004-05 il bottino del Rimini dopo 16 giornate era più pingue (addirittura 35). Non è un caso che in quella stagione gli uomini di Acori abbiano dominato la C1, per poi salire spediti in serie B. Se nel ’99-’00 a questo punto del torneo i ragazzi di Alessandrini (cui subentrò Selighini) avevano gli stessi punti di quelli di D’Angelo, nelle rimanenti annate tra il ’97 e il ’03, terminate tutte quante nelle prime 5 posizioni, le diverse formazioni vestite con la casacca a scacchi avevano raccolto rispettivamente tra i 28 ed i 31 punti. Nemmeno l’anno scorso in serie D Baldazzi e compagni seppero fare di meglio, quando si fermarono a 31.
Stagione in crescendo. Ricalcando l’escalation del passato campionato tra i dilettanti, i baby biancorossi hanno stentato ad esprimere il potenziale, almeno nei turni inaugurali, pagando lo scotto del salto tra i professionisti. Anche lo stesso D’Angelo, pure lui al debutto su una panchina di Lega Pro, è andato incontro a difficoltà quasi fisiologiche, impiegando qualche domenica prima di trovare la quadratura del cerchio. Due fotografie? Gli scivoloni contro Casale e Santarcangelo, al cospetto di avversari più cinici e sbarazzini degli adriatici.
La svolta è datata 10 ottobre, giorno del match con l’Alessandria: Rimini poco spettacolare ma estremamente pratico, capace di imporsi col minimo scarto grazie al rigore di Marco Brighi. Proprio nel posticipo serale con i grigi si è avvertita la sensazione che i romagnoli per la prima volta avessero raggiunto l’equilibrio tra i reparti, con Valeriani, bocciato da vertice basso, avanzato dietro la punta centrale e Cardinale promosso titolare a fare filtro e legna. Mosse quanto mai azzeccate, visto che il golden boy da trequartista ha ripreso a brillare, mentre il guerriero irpino è tornato a cantare e a portare la croce. Senza tralasciare la costante crescita degli altri under, in primis Andrea Brighi, Vittori, Onescu e Gasperoni, che a fianco delle certezze Mastronicola, Scotti, Marco Brighi e Baldazzi, hanno trascinato la squadra a -1 dalla vetta. Pochi gol. Il terzo posto in classifica, nonostante la miseria di 20 gol fatti, ha quasi dell’incredibile, se si pensa oltretutto che 12 di questi sono stati realizzati su calcio piazzato. Un’arma in più le palle inattive, come dice D’Angelo, che però non possono sempre nascondere i problemi in fase realizzativa. Va dato merito tuttavia agli attaccanti di svolgere un lavoro oscuro essenziale per l’economia della squadra.
Dal campo. Ha ripreso ad allenarsi Cardinale, mentre Gasperoni ha lavorato col gruppo, saltando la partitella. Assenti Rosini e Deluigi.
Arbitro. Con il Montichiari dirigerà Illuzzi di Molfetta.
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