Vignati, allarme rientrato
Non è facile trovare buone notizie in un periodo di tale magra come quello che sta attraversando il Rimini. Un solo punto nelle ultime tre partite, una classifica che si fa guardare sempre meno e le preoccupazioni per l’immediato futuro che sorgono spontanee come acqua di sorgente. Ma oltre alla prestazione, almeno quella, di buona levatura offerta al ‘Mercante’, il Rimini ha ritrovato a Bassano anche una importante pedina in difesa. Ottantasei giorni dopo, Fabio Vignati è tornato in campo facendo anche una più che discreta figura. Ma la notizia è bella solo per metà visto che a inizio ripresa, il centrale romano è dovuto uscire per motivi precauzionali: “E’ stato per colpa del riacutizzarsi del fastidio al ginocchio operato - rivela Vignati - e anche se non stavo benissimo, il problema era gestibile. Poi però al rientro dagli spogliatoi mi sentivo troppo limitato nella prestazione e non era caso di continuare, sia per non rischiare di peggiorare la situazione, sia perché era più giusto che giocasse qualcuno al 100% della condizione”.L’allarme rosso per domenica non è comunque ancora suonato: “Oggi (ieri, ndr) ho fatto terapia al centro di Cervia dove mi ero operato, la stessa cosa penso di farla ancora per un paio di giorni. Ma per domenica spero di farcela”.
Anche perché al ‘Neri’ arriva proprio il Casale, la ex maglia di Vignati: “A prescindere dalla partita da ex, ho voglia di giocare perché non è facile stare fermi quasi tre mesi durante i quali non ho potuto dare una mano ai compagni. Fisicamente sono ancora un po’ indietro, del resto in tutto questo tempo è normale che si perda il ritmo partita. Ma domenica stavamo facendo bene. Guardando la classifica, loro avrebbero dovuto vincere facile e invece siamo andati là a giocarcela. Solo i risultati non ci danno ragione”.
Trend pericoloso, da invertire bruscamente domenica prossima: “Sono in palio punti pesanti, ma se anche vincessimo non saremmo salvi. I tre punti ci servono per prendere una bella boccata d’ossigeno, staccare il Casale e guadagnare qualcosa rispetto a chi ci sta davanti”.
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