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楼主: 小碗馄饨
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2019-2020赛季 意丙杯 里米尼VS切塞纳 综合讨论

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    2024-4-6 23:15
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    [LV.9]以坛为家II

    11#
     楼主| 发表于 2019-8-5 16:04:28 | 只看该作者
    RIMINI-CESENA 1-2

    COMMENTO
    Il primo duello tra Rimini e Cesena va ai bianconeri, che possono beneficiare dei vantaggi dovuti ad una preparazione iniziata prima e con una squadra già quasi al completo, a differenza di quella biancorossa che è ancora un cantiere aperto. Decisivi due errori del giocatore biancorosso che forse il derby lo sente più di tutti: Francesco Scotti che lo scudetto del Rimini se l’è tatuato sul cuore. Cose che capitano anche ai migliori. E il suo chiedere scusa ai tifosi dopo lo 0-2 e la scelta di presentarsi in sala stampa a fine partita senza accampare scuse testimoniano il suo essere un numero uno anche fuori dal campo. Del resto è meglio sbagliare adesso che quando il risultato conterà di più. I ragazzi di Cioffi sono partiti contratti, si sono ritrovati sotto di due reti dopo 18 minuti, ma non hanno mollato mai. E nella ripresa, pur concedendo diverse occasioni agli avversari, hanno mostrato carattere e chiuso la gara in crescendo nonostante il ritardo di condizione. Segnali positivi in vista del campionato più che della partita di domenica prossima in casa della Vis Pesaro. Così com’è piaciuto quell’abbraccio iniziale che fa capire che la truppa biancorossa (al di là delle porte scorrevoli di questo periodo) vuole essere squadra vera.


    IL TABELLINO
    RIMINI: 1 Scotti, 2 Picascia, 4 Boccacini (34′ st 23 Silvestro), 6 Van Ransbeeck (36′ st 14 Cigliano), 7 V. Nava, 9 Zamparo, 10 Candido, 11 Mancini (34′ pt 18 Petrovic), 17 Arlotti (1′ st 27 Bellante), 21 Palma, 25 Scappi. A disp.: 12 Santopadre, 22 G. Nava, 13 Magi, 16 Angelini, 26 Pari, 30 Santarini. All. Cioffi.

    CESENA: 1 Agliardi, 2 Sabato, 3 Valeri (9′ st 19 Borello), 4 Valencia, 5 Brignani, 6 Ricci (21′ st 13 Maddaloni), 7 Franchini (21′ st 15 Cappellini), 8 De Feudis (9′ st 16 Rosaia), 9 Butic (21′ st 20 Sarao), 10 Russini, 11 Cortesi. A disp.: 12 Olivieri, 14 Brunetti, 17 Campagna, 18 El Bouhali, 21 Zammarchi, 23 Pantaleoni, 24 Bernardi. All. Modesto.

    ARBITRO:  Luca Zucchetti di Foligno.
    ASSISTENTI: Andrea Bianchini e Antonio D’Angelo, entrambi di Perugia.

    RETI: 4′ pt Butic, 18′ pt De Feudis, 41′ st Petrovic.

    AMMONITI: Mancini, Van Ransbeeck, Butic, Valencia, Russini.

    NOTE. Spettatori: 3.633. Corner: 3-3. Recupero: pt 1′, st 4′.

    CRONACA E COMMENTO
    La prima gara ufficiale della stagione 2019/2020 propone già la sfida più sentita. è Rimini-Cesena al “Romeo Neri”, per il primo turno della fase eliminatoria della Coppa Italia di Serie C. Sarà anche il debutto sulla panchina biancorossa del tecnico Cioffi, scelto per inaugurare il nuovo corso Grassi-Nicastro. In casa Rimini assenti l’acciaccato Ferrani, Gerardi (ancora indietro di condizione), Ventola e Finizio, per i quali non sono arrivati i transfer dalla Lega.

    Sugli spalti il pubblico delle grandi occasioni: oltre 3mila i presenti, con file al botteghino dello stadio anche questa mattina. Rimini in tenuta blu, Cesena in bianco.

    La cronaca. Locali subito sotto: 4′ di gioco, Scotti si fa intercettare il rinvio da Cortesi, la sfera arriva sui piedi di Butic, che con una rasoiata a fil di palo porta in vantaggio il Cesena. Gara in salita per i biancorossi.
    La reazione dei padroni di casa è blanda: al 12′ la percussione centrale di Candido viene fermata da Sabato.
    Al 14′ Mancini si inserisce tra Valencia e Brignani, che lo fermano in qualche modo. Timide proteste del pubblico riminese, che reclama il rigore. L’arbitro lascia proseguire.
    Al 18′ Valencia slalomeggia in mezzo ai biancorossi, Russini taglia il campo in orizzontale, il contrasto con Van Ransbeeck fa pervenire il pallone a De Feudis, che lascia partire un tiro non irresistibile che inganna Scotti. 0-2. Il numero 1 biancorosso chiede scusa ai tifosi biancorossi per l’errore di valutazione.
    Al 19′ Boccaccini per Mancini, Arlotti buca il traversone basso, la sfera arriva sui piedi di Picascia, che chiama alla parata di piede Agliardi. è la prima vera occasione per il Rimini.
    Al 24′ Candido in verticale per Zamparo, che ruba il tempo a Briganti, ma non ha spazio per superare Agliardi, che devia in corner.
    Al 29′ Valencia recupera con vigore un pallone e serve Russini, che scaraventa in rete, ma il numero 10 bianconero era in fuorigioco e l’arbitro annulla.
    Al 32′ punizione battuta da Valeri, Butic devia a fondo campo.
    Al 34′ il primo giallo della gara è per il Rimini: lo becca Mancini per un fallo su Russini.
    Al 35′ primo cambio per i padroni di casa: esce Mancini per Petrovic. Dopo un minuto altra ammonizione, questa volta guadagnata per Van Ransbeeck per un fallo su Cortesi sulla mediana.
    Al 43′ cross di Candido dall’out di destra, Arlotti frana a terra nel contatto con Franchini, si prosegue.
    Al 44′ il Cesena ancora in attacco con Butic, ma il suo tiro viene respinto da Scotti.
    Un minuto di recupero non cambia le carte in tavola, 0-2 per il Cesena all’intervallo.

    Inizia la ripresa con, nelle fila biancorosse, Bellante al posto di Arlotti.
    Dopo poco più di un minuto il neo entrato si presenta al tiro, ma la sua conclusione non impensierisce Agliardi.
    Al 3′ pallone filtrante di Van Ransbeeck per Petrovic, che di sinistro calcia a lato.
    All’8′ minuto la punizione di Cortesi sorvola la traversa.
    Al 12′ sull’incursione da sinistra di Russini è determinante la chiusura di Scappi.
    Sul conseguente tiro dalla bandierina, Butic sul secondo palo impatta male di testa, la sfera finisce a fondo campo.
    Al quarto d’ora Ricci per Franchini, il cui cross è un invito a nozze per Russini, che dal dischetto alza la mira.
    Dopo un minuto Rosaia si sistema il pallone sul piede destro, ma il suo tiro finisce fuori.
    Al 18′ Bellante può involarsi verso la porta di Agliardi, la sua conclusione sul primo palo coglie l’esterno della rete.
    Al 23′ il tiro di Palma finisce a lato.
    Al 27′ il tentativo di Petrovic è intercettato da Maddaloni.
    Al 36′ la conclusione di Russini viene intercettata Scotti, Scappi completa il salvataggio.
    Al 39′ ancora Cesena pericoloso: Borello salta Picascia e calcia, Scotti ribatte, poi Palma si rifugia in angolo.
    Al 41′ il Rimini accorcia le distanze: la punizione di Picascia trova la volée vincente di Petrovic. è suo il primo gol stagionale al “Romeo Neri” dei biancorossi.


    I ragazzi di Cioffi credono nella rimonta: al 48′ il tocco di testa di Candido sul cross di Palma mette fuori causa Zamparo e Bellante, che non riescono ad arrivare sul pallone.
    L’ultima occasione è dei bianconeri: Rosaia in contropiede serve Borello, che da due passi spara addosso a Scotti.
    Vince il Cesena 2-1. Domenica prossima il Rimini andrà a far visita alla Vis Pesaro per la seconda gara del girone eliminatorio di Coppa Italia, ma prima, mercoledì sera l’amichevole in casa del Verucchio (calcio d’inizio alle ore 20:30).

    Uno speciale su Rimini-Cesena sarà trasmesso su Icaro TV (canale 91) e icaro.tv lunedì alle 13:10, 17:40, 20:55 e 23:30.
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     楼主| 发表于 2019-8-5 16:05:47 | 只看该作者
    SCOTTI 4. Forse la sentiva troppo, forse si è fidato troppo delle sue capacità, di certo i due cazzotti bianconeri che hanno deciso la gara sono figli di una doppia papera del più esperto della banda: di piede e – con la complicità di un rimbalzo maligno – di scelta di tempo. Ci aggiunge un paio di mezzi miracoli quando i buoi hanno lasciato la stalla e il paratone sul gong che stanno a ribadire le indubbie qualità, ma la frittata era purtroppo già cotta e mangiata. Ritrovava la fascia da capitano, spiace che ricorderà questa sfida fra i suoi peggiori incubi. Giornataccia!

    BOCCACCINI 5.5. Alterna qualche buona chiusura a qualche sgrammaticatura inevitabile con quella stazza in questo momento della stagione: sarà al top al momento giusto. Luci e ombre!

    SCAPPI 5.5. Inizio complicato per prendere le misure a ritmi che non “frequentava” da qualche anno, cresce con il passare dei minuti mostrando anche qualche buon anticipo e una bella uscita palla al piede. Salva il 3-0 sulla linea tenendo viva la sfida fino al 94’. La ricostruzione è iniziata e la scommessa lanciata.

    NAVA 5.5. Partecipa alla frittata che porta allo 0-1, poi stringe i bulloni e gioca la solita partita di sostanza. C’è di fisico e di testa, passa dal centro alla fascia con disinvoltura e ci prova fino alla fine. Cambiale!

    MANCINI 5. Vorrei ma non posso, sembra sempre frenato e non azzarda niente. Lascia traccia solo con il cross raccolto da Picascia, e dopo una serie infinita di imprecisioni inizia a randellare: preso il giallo, Cioffi lo richiama a sé già al 35’. Acerbo!

    VAN RANSBEECK 6. Corsa, grinta e animus pugnandi non gli fanno certo difetto e in un centrocampo a tre senza altri incontristi servono come il pane. Già è difficile portare la croce e cantare, farlo dopo due settimane di preparazione ancor di più. Incoraggiante e sei d’incoraggiamento.

    PALMA 5.5. Cerca di prendere in mano il timone sotto l’assedio iniziale di un centrocampo più fisico. Non ha paura di farsi vedere e duetta palla a terra con Candido e& C, poi nella ripresa serve anche due bei palloni in profondità e va al tiro. Deve ritrovare la fiducia persa lo scorso anno, ma è sulla buona strada. Metronomo!

    CANDIDO 5.5. Per una quarantina di minuti è il più al centro delle operazioni. Gioca molti palloni senza trovare l’illuminazione e con il cambio di modulo si sacrifica largo senza riuscire a fornire copertura (emblematico il coast to coast di Russitto inseguito a vano per mezzo campo) fino a uscire completamente dalla gara. Ci rientra nel forcing finale ritrovandosi sulla testa l’incredibile palla del possibile 2-2: non è materia per lui. Luci e ombre!

    PICASCIA 6. Sua la prima vera occasione biancorossa: un destro in corsa su un bel taglio centrale su cross di Mancini che costringe Agliardi al salvataggio di piede. Suo l’assist da fermo per il 2-1. Nel mezzo ci mette un po’ di tutto, nel bene e nel male. Sufficiente.

    ARLOTTI 5.5. Ci mette l’anima come da Dna, si fa in quattro prima da seconda punta e poi sulla fascia sinistra ma alla canonica abnegazione non corrispondono buone giocate. E neanche un rigore parso solare sul gong della prima frazione. Sacrificato all’intervallo per inserire un esterno di ruolo. Volitivo!

    ZAMPARO 6. Inizia con un controllo che definire approssimativo è un eufemismo, ma nonostante la stazza mostra poi capacità di gettarsi in profondità o fare da sponda per i compagni e sulla prima imbeccata utile si libera di Brignani con una magia e trova sulla sua strada un Agliardi superbo. Gioca un derby da battaglia fino a quando non si accende il serbatoio della benzina e non si arrende mai anche quando è in riserva. Discreta la prima.

    35’ pt PETROVIC 6. Non sempre lucido e preciso sulla trequarti, è spesso fuori tempo nel gioco aereo e sembra incredibile visti i centimetri. E’ invece chirurgico sulla prima palla utile che gli piove nel cuore dell’area e regala una girata da stoccatore che gli farà ricordare a lungo questa giornata. Prospetto!

    1’ st BELLANTE 6. Si butta sul derby con la bava alla bocca, a volte appare più fumo che arrosto ma va sempre ai 100 all’ora e impreziosisce la sua gara con un paio di giocate interessanti: con una va a tanto così dal gol che poteva alimentare le speranze una ventina di minuti prima con una furbata da calcio a 5. Peperino!

    34’ st CIGLIANO sv. Partecipa al forcing finale.

    34’ st SILVESTRO sv. Come sopra.

    CIOFFI 6. La differenza di condizione e amalgama si vede in appena cinque minuti, il suo uomo “garanzia” incappa in una giornata nerissima che trasforma il derby in un Mortirolo da scalare con una Graziella ma ottiene quelle risposte di cuore e coraggio che ricercava e si intravedono anche tracce di lavoro di squadra. Il suo Rimini era a dir poco incompleto (Ferrani, Alimi in caso restasse e Gerardi sono la spina dorsale e Finizio uno degli innesti di provata esperienza), aveva dieci giorni e quattro amichevoli in meno dei cugini ed era solo alla seconda uscita, ma ha provato sempre a giocare senza nascondersi anche quando sarebbe stato facile lasciarsi andare. Lui ha mostrato personalità con un cambio di modulo e una sostituzione già poco dopo la mezzora e con le mosse dalla panchina ha fatto crescere la squadra. Buon lavoro!

    IL POPOLO BIANCOROSSO 10. Una Curva Est da Serie B, una cornice di pubblico d’altri tempi e soprattutto un tifo che in questa pazza estate e con uno 0-2 lampo a dir poco rocambolesco non ha mai smesso di farsi sentire dai calciatori in campo alimentando anzi le speranze d’impresa: la piazza biancorossa il suo derby l’ha stravinto ed è stato davvero un bel vedere e un bel sentire!

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