Zanetti e la scelta Rimini: “Qui ti senti un calciatore”

Max

RIMINI. Primi giorni in biancorosso per Gianluca Zanetti, il neo acquisto proveniente dalla Pro Patria. Sguardo glaciale e piedi buoni, il difensore centrale presentato alla stampa domenica, è chiamato a non far rimpiangere Giuseppe Aquino. «Le impressioni sono positive - commenta Zanetti - sto lavorando per cercare di trovare la forma migliore».

Dopo tanto peregrinare in giro per l’Italia (Monza, Cremona, Livorno, Castel di Sangro, Pescara, Teramo, San Benedetto del Tronto, Foggia, Lucca, Bassano e Busto Arsizio in rigoroso ordine cronologico), per il centrale classe ’77 finalmente l’occasione di avvicinarsi alla sua Forlimpopoli. «E sarei un’ipocrita se lo negassi, ma non è stata una priorità. Hanno influito di più altri fattori, tipo il fatto di andare in una società seria, ambiziosa con un progetto importante. A Rimini ti senti un calciatore». In carriera Zanetti è stato subito colpito da due gravi infortuni, che ne hanno frenato l’incedere. «Il Milan nel ’97 mi aveva ceduto in prestito in serie B al Monza, ma dopo tre incontri mi sono rotto il ginocchio e di lì è iniziato un piccolo calvario: a distanza di 5 mesi infatti me lo sono fratturato un’altra volta». Il vizio del gol. Difensore con licenza di offendere sui calci piazzati, il romagnolo ha sviluppato tale attitudine con gli anni, tanto da andare in rete 18 volte negli ultimi 7 campionati. «iù che altro si tratta di una coincidenza: io ho sempre provato ad inserirmi sui calci da fermo, a volte è andata meglio, altre peggio».

Oltre alla puntualità sotto porta, l’altro pezzo forte del repertorio dell’ex Pro Patria è l’abilità nel palleggio. «Sono un difensore centrale a cui piace giocare la palla quando è possibile, anche sulle palle alte me la cavo». Eppure dalle parti di Varese qualcuno s’è lamentato perché eccessivamente lezioso. «Di sicuro non sono uno di quei difensori che rilancia sistematicamente in avanti, però quando c’è da buttare via la palla non mi faccio problemi» la replica del difensore romagnolo, secondo cui i biancorossi dovranno calarsi in un campionato dove la grinta la fa da padrona. «In questi ultimi due anni di C2 ho notato che le partite vengono impostate sulla corsa, sull’agonismo e sulla cattiveria. Di squadre che giocano bene ne ho viste veramente poche. Si gioca soprattutto sulla fase difensiva e sulle ripartenze». Situazione drammatica nell’ultimo anno alla Pro Patria (2a div., gir. A): Zanetti e compagni hanno sfiorato la Prima Divisione, senza tuttavia vedere un euro. «A livello calcistico è andata molto bene, abbiamo raggiunto la finale play-off. Pur perdendola, abbiamo compiuto qualcosa di miracoloso, perché siamo andati avanti senza aver preso una lira. Quando la maggior parte dei ragazzi era stata sfrattata, come segno di protesta, ci siamo impossessati dello stadio. A Busto Arsizio non era calcio. Ci sono sempre meno società serie, Rimini per fortuna è seria». Dal campo. Primo giorno di allenamenti nel ritiro di Villagrande. Ieri mattinata i ragazzi di D’Angelo hanno svolto della corsa, nel pomeriggio tecnica e tattica. Anche oggi è prevista una doppia seduta.

Mercato. Emiliano Olcese è vicinissimo all'accordo con la Casertana.

Harbuzi

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