Rimini, il mastino Cardinale è pronto al “debutto”

小碗馄饨

RIMINI. Nessuna brutta sorpresa dal Consiglio Federale della Figc. Il Rimini è stato ammesso in Seconda Divisione. Se i vertici societari hanno sempre ostentato una sicurezza disarmante al riguardo, non altrettanto si può dire della squadra. È vero, i comunicati della Figc e della Lnd avevano inequivocabilmente dichiarato che la vincente dei play-off di serie D avrebbe staccato l’ultimo pass per la Lega Pro, però il timore che Mario Macalli&company potessero chiudere la porta in faccia non è mai stato fugato. Insomma, per dirla con le parole del mitico Trap: «Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco» come ammette una delle colonne biancorosse, Alfredo Cardinale. «Abbiamo accolto con entusiasmo la notizia. La società ci aveva sempre assicurato che sarebbe andato a finire bene, però un po' preoccupati lo eravamo, della serie “mai dire mai”. Nei giorni scorsi abbiamo badato soprattutto ad allenarci, ma alla fine il pensiero cadeva sempre su questa questione del ripescaggio. Per me è stata come una liberazione».
Certo che sarebbe stata una beffa terminare la stagione il 26 giugno, dopo aver battuto la Turris nella finale degli spareggi e ritrovarsi nuovamente tra i dilettanti. «Sicuramente ci saremmo arrabbiati molto - concorda il centrocampista classe '76 - Ci eravamo conquistati sul campo la promozione in C2, faticando un mese in più degli altri, penso ci spettasse di diritto».Quindi ora sotto con la Seconda Divisione, un campionato in cui il mediano irpino non ha mai militato (in carriera 8 tornei di B, 6 di C1 e uno di D): il girone A propone un lungo elenco di stracittadine, senza dimenticare le nobili decadute in cerca di rilancio quali Mantova e Treviso. «I derby sono sempre delle belle partite da giocare, sentite, con una bella cornice di pubblico. Ma la cosa più importante sarà fare bene». Prima di pensare al campionato, bisognerà preparare la Coppa Italia di Lega Pro, che scatta tra 11 giorni. Le avversarie del gruppo D si chiameranno Bassano, Giacomense, Spal e Treviso. «L'obiettivo è sempre cercare di vincere, però la Coppa in questo momento ci serve per perfezionare la condizione fisica e mettere benzina nel motore in vista del campionato». Poco indicativo invece il primo test dell'anno con il Montecopiolo (formazione marchigiana di Terza Categoria, sconfitta 8-0), anche se già inizia ad intravedersi la mano di mister D'Angelo. «Abbiamo subito dimostrato che abbiamo le idee chiare. In campo penso che si sia visto. Sappiamo quello che dobbiamo fare, siamo una squadra coesa. Per quanto riguarda il gioco, cerchiamo di mettere gli esterni, bravi nell'uno contro uno, nelle condizioni di saltare l'uomo, o in alternativa servire le punte». Dentro Zanetti, Scotti e Spighi, fuori (tra gli altri) Aquino, Evangelisti, Olcese e Massaccesi: Cardinale è soddisfatto della campagna acquisti di piazzale del Popolo: «La società la scorsa stagione ha lavorato bene sul mercato, come del resto quest'anno. Sono andati via degli ottimi giocatori, ma ne sono arrivati di altrettanti validi. Per me hanno compiuto un ottimo lavoro».

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