Cardinale resta a casa. La vigilia di D'Angelo

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"Dobbiamo essere contenti di essere arrivati a questo punto del campionato per poterci giocare una partita così importante contro una neopromossa come noi ma che obiettivamente, nonostante dicano che il loro obiettivo è salvarsi, gli acquisti che hanno fatto, l'allenatore che hanno ed il blasone della società, hanno evidentemente idee diverse" attacca il tecnico del Rimini, Luca D'Angelo.

Che partita si aspetta?
"Il Cuneo è una squadra che gioca, nel senso che cerca sempre di attaccarti. Noi facciamo lo stesso. Ne verrà fuori una bella partita. Vincerà chi curerà più i particolari e avrà anche un po' di fortuna".

Ci sono tanti nomi importanti nel Cuneo, soprattutto in attacco.
"Oltre a Fantini e Varricchio hanno Ingari e Gentile. Sono una buonissima squadra con un allenatore importante, con trascorsi in serie A. Le difficoltà ci saranno, però noi abbiamo le armi per metterli in difficoltà. L'inizio della gara sarà secondo me fondamentale perché già dalle prime battute si vede come può andare la partita, anche se poi influiscono gli episodi.
Dobbiamo cercare di partire bene come abbiamo fatto domenica o come facciamo di solito in trasferta, come a Mantova e Treviso, partite in cui abbiamo fatto almeno capire agli avversari che c'eravamo. Cosa che non abbiamo fatto invece a Busto Arsizio".

Il Cuneo ha parecchie certezze quando gioca in casa: un pareggio con il Borgo a Buggiano seguito da sei vittorie di fila in questo avvio di torneo e al "Fratelli Paschiero" non perde dal 28 febbraio 2010.
"L'unica certezza è che non ci sono certezze perché le cose cambiano continuamente nella vita e la stessa cosa accade nel calcio. Loro hanno costruito in casa la loro classifica, mentre noi siamo stati più continui. Però si parte sempre dallo 0-0 e in particolare gli episodi cambiano le gare. Se non sbaglio il Cuneo ha vinto solo due partite fuori casa, ma ad Alessandria e Casale, campi difficilissimi.
Il fatto che non abbiano mai perso in casa è uno stimolo in più per noi per cercare di rompere questo tabù".

Firmerebbe per un pareggio?
"L'ultima volta ho detto di no ed è andata malissimo, questa volta quindi dico di sì, giocando bene però.
Come dico spesso ai ragazzi, la base è giocare bene. Arroccarci all'indietro e sperare che la fortuna ci aiuti non fa parte del nostro bagaglio".

Valeriani (che ha scontato il turno di squalifica) e Palazzi tornano a disposizione. Restano in infermeria Gasperoni e Rosini, ai quali si è aggiunto nelle ultime ore Cardinale.
"Cardinale è fermo per il mal di schiena. Probabilmente lo avremmo lasciato ugualmente a riposo perché in questo mese ha giocato tutte le gare. L'idea iniziale era quella di portarlo in panchina, ma viaggiare con il mal di schiena non fa certo bene.
Zanetti questa settimana ha ricominciato con la squadra, ma non è in grado di iniziare la partita.
Gerbino Polo aveva solo un problema al polpaccio e lo ha risolto. Domenica lo abbiamo tenuto a riposo solo per precauzione. Domani dobbiamo scegliere tra lui e Zanigni".

Quali dovranno essere le parole d'ordine della truppa biancorossa?
"Abbiamo lavorato molto in settimana, studiando in profondità le caratteristiche del Cuneo, i suoi pregi e i suoi difetti. La speranza è che riusciremo a portare in campo il massimo della concentrazione e dell'agonismo".

Come giocano i piemontesi?
"Nei video che abbiamo visto hanno sempre giocato con il 4-3-1-2. Li abbiamo visti con il Bellaria iniziare con il 4-2-3-1, che però hanno modificato subito, tornando con il trequartista dietro le punte. Il loro trequartista è un centrocampista, non un fantasista".