Bravo applaude il tifo maturo

Max

RIMINI A pensarci bene la festa del centenario è capitata a puntino. Non c’era un bel clima al ‘Neri’ dopo il triplice fischio con il Bassano. Aria di contestazione spazzata subito dai dolci ricordi, una sorta di vento tiepido che ha smorzato i toni e fatto rispuntare la fiducia tra i tifosi. Il centenario non è ancora finito, ma la serata clou ha rappresentato un giusto motivo di soddisfazione per la società biancorosso e per chi, come Paolo Bravo, si è fatto in quattro affinchè tutto procedesse a puntino: “Dal punto di vista della festa in sé - chiarisce il ds del Rimini - è andato davvero tutto bene. Un bel video, tanti ex giocatori e miei compagni sul palco, tanta gente in tribuna. L’unico neo della giornata è stato il risultato della gara”.
Ed è proprio su questo aspetto che Bravo vuole soffermarsi: “Ringrazio pubblicamente la gente di Rimini per aver dimostrato una volta di più grande intelligenza. I nostri tifosi sono stati molto bravi, hanno capito il momento di difficoltà della squadra e hanno saputo scindere la partita del pomeriggio dalla festa che ne è seguita. Mi hanno fatto piacere soprattutto gli applausi per Luca (mister D’Angelo, ndr) che sul palco ha anche parlato alla gente. Ci sarebbe stata anche la possibilità di inasprire la critica, invece tutti hanno dimostrato grande sensibilità e umanità”.

Quel vento adesso deve continuare a soffiare per spingere i biancorossi verso un importante risultato a Casale: “In questo momento il Rimini vale quanto le altre squadre in difficoltà del girone, un po’ dal punto di vista tecnico per via di alcune assenze importanti, un po’ dal punto di vista mentale che non è certo dei migliori. A Casale sarà una battaglia, ma è solo pensando di fare sempre battaglia che potremo uscire al più presto da questa situazione”.

E occhio alle “porte chiuse”: “Da giocatore preferivo sempre il pubblico, sia che mi incitasse sia che mi insultasse. Bisognerà essere bravi a mantenere la tensione sui livelli giusti”.