Rimini, tanto rumore per nulla

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RIMINI. Avanti a fari quasi spenti. C’è la possibilità che il mercato del Rimini finisca in pratica senza mai essere iniziato. Dopo l’arrivo di Leonardo Bianchi, giovane di belle speranze, ma per il momento parcheggiato in panchina, si è parlato in questi giorni più che altro di scambi, un mercato low-cost che oggi, nell’ultimo giorno, potrebbe riservare qualcosa. Come lo scambio di Luca Valeriani con Federico Sorbo, difensore del ’91, sull’asse Rimini-Viareggio. Ma per Valeriani, che è disposto a fare le valigie e salirebbe in Prima divisione, le intenzioni della società erano quelle di puntare ad una vendita del giocatore, con relativo incasso. Si allontana anche l’ingaggio dello stopper Gaetano Carrieri, classe ’88 del Varese. Ieri si è parlato di un possibile ritorno di Fabio Vignati al Casale, ma era una pista di scarsa consistenza e alla fine il difensore biancorosso rimarrà. In entrata invece era stato fatto un sondaggio per il trequartista Gianluca Turchetta, l’anno passato buon protagonista a Bellaria (4 gol in 28 partite) e in questa stagione tornato al Cesena, con cui fin qui ha collezionato una sola presenza, ma proprio in tarad serata il giocatore è approdato all’Alto Adige.
E’ un mercato che deve fare i conti con il budget azzerato dalla trattativa che non decolla con il gruppo Bse-Sopa. Ufficialmente e formalmente la trattativa resta in piedi, ma da quel che si capisce dagli spifferi, deve essere reimpostata dopo che una delle banche interessate al finanziamento del progetto industriale da 12 milioni di euro si è un po’ defilata. A questo riguardo ieri l’ufficio stampa del Credito Valtellinese, a firma di Raffaella Premoli, ha inviato al Corriere un testo piuttosto esplicito: “Relativamente agli articoli pubblicati sui giornali in queste settimane in relazione ai finanziamenti di Credito Valtellinese alla società Bse con riferimento alla situazione del Rimini Calcio,  precisiamo che la notizia è destituita di ogni fondamento. Credito Valtellinese non ha assunto alcun impegno né ha in programma di assumere deliberazioni al riguardo”. Va detto che il nome del Credito Valtellinese è stato pubblicato da diversi quotidiani locali ed è stato citato da molti dei protagonisti di questa vicenda. Comunque, la volontà di questa banca di non essere associata a questo affare è ben chiara, ne prendiamo atto, così come è ben chiaro il fatto che, tramontato il piano A si dovrà passare a quello B. Ma per far questo serve tempo e non è facile capire a questo punto quando la trattativa si potrà chiudere. Secondo il presidente Biagio Amati anche a metà febbraio. Quindi è opportuno concentrarsi sul campionato e fare più punti possibile.