Rimini immutato per la missione salvezza

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RIMINI La missione salvezza? Mister Luca D’Angelo dovrà portarla a termine con la stessa rosa che si è presentata al mercato di gennaio (con un Leonardo Bianchi in più). Il Rimini è tornato dall’Ata Quark di Milano senza operazioni segnate sul taccuino ma soprattutto senza contratti depositati. Insomma nulla, né in entrata né in uscita. A dire il vero, viste le premesse (niente ingresso della Bse per il momento), non c’era da aspettarsi granché. Eppure fino all’ultimo momento il direttore generale Giovanni Sama e il ds Paolo Bravo sono rimasti sulle tracce di Samuele Olivi. L’accordo con il Grosseto c’era, ma l’esperto difensore ex Piacenza non se l’è sentita: “Ce l’avevamo quasi fatta - rivela Sama - tanto è vero che il Grosseto ci avrebbe girato Olivi in prestito pagandogli l’ingaggio fino a giugno. Il giocatore però voleva più garanzie sul futuro chiedendoci un triennale e purtroppo al momento il Rimini non è in grado di effettuare operazioni di tale portata. Quella era l’operazione più importante per dare più esperienza al reparto arretrato. Per il resto solo tentativi di scambi non andati in porto vuoi per la volontà dei giocatori, vuoi perché le contropartite offerteci non facevano al caso nostro”.

Alla fine dunque non si sono mossi Onescu né Valeriani così come Zanigni per il quale nelle ultime ore erano circolate voci di partenza: “Per Valeriani c’erano in piedi discorsi di scambi con Viareggio e Catanzaro, ma il giocatore in quest’ultimo caso non ha voluto lasciare Rimini. Stessa cosa per Zanigni che poteva rientrare in uno scambio con il Melfi”.

Tra l’altro su Valeriani ha fatto un sondaggio pure il Santarcangelo, a livello di pour parler, ma la contropartita (Fabbri) non ha soddisfatto le esigenze biancorosse. Dunque Rimini invariato ma non per questo indebolito, anzi: “Intanto resto convintissimo - conclude Sama - che questa squadra ha tutti i requisiti e le caratteristiche giuste per fare un ritorno ben diverso dall’andata e quindi salvarsi. Lo dimostrano le prime 4 gare dopo il giro di boa: moralmente tra Renate, Pro Patria e Val d’Aosta mi sento di aver fatto 9 punti. E poi, nel caso in cui cambi la proprietà, di giocatori svincolati e buoni in giro se ne trovano sempre”.