Il Rimini sprofonda nella crisi

小碗馄饨

BASSANO (VI) Al ‘Mercante’ di Bassano non c’è l’ombra di un fiocco di neve, ma per il Rimini non ci sono nemmeno punti da aggiungere a una classifica sempre più preoccupante (1-0). I biancorossi rimediano il secondo ko in 4 giorni, il decimo in totale, e si vedono pure raggiunti dal Fano al terzultimo posto. Il copione è ormai consolidato, all’avversario basta un lampo (quello di Mateos al 39’) per sbloccare una partita che fino a quel momento aveva visto il Rimini meritare il pareggio e una volta sotto, per Taddei & c. è notte fonda.

Costretto alla tribuna per squalifica, il tecnico biancorosso D’Angelo manda in campo una squadra coperta, affidando il ruolo di esterno sinistro di centrocampo al giovane Ferrari in luogo di Baldazzi, mentre dietro Vignati fa il suo ritorno dal 1’ (salvo lasciare il campo claudicante a inizio ripresa). Dall’altra parte Rastelli rivoluziona il deludente undici ko ad Alessandria lasciando inizialmente in panchina anche totem-Berrettoni. Pronti via e il Bassano sembra partire con il piede giusto: passa un minuto e Ferretti porta la prima insidia alla porta ospite. Ma è un fuoco di paglia. Il Rimini non è affatto rinunciatario, gioca a viso aperto e tiene in mano il gioco senza rischiare nulla. In campo c’è equilibrio, forse anche più di quanto fosse possibile prevedere alla vigilia, tanto che la prima vera occasione da gol è proprio dei romagnoli: al 24’ Taddei riceve un bel pallone da Morga e dallo spicchio dell’area piccola indirizza un sinistro sull’esterno della rete. Il pericolo sveglia il Bassano, passa un minuto e un bolide di Ferretti dal limite destro dell’area va a scuotere il palo alla sinistra di Scotti. Il match entra nel vivo ed è ancora il Rimini al 32’ a creare una palla gol con il solito Taddei che stavolta prende lo specchio, ma non angola abbastanza la conclusione (Cano blocca a terra). Il botta e risposta si materializza 7 minuti più tardi e per i biancorossi è il solito episodio negativo quanto decisivo: Longobardi serve Mateos, il diagonale del centrocampista del Bassano non sembra irresistibile, ma è quanto basta per bucare un incerto Scotti. Vantaggio veneto che non ci sta ma che il Rimini è incapace di ribaltare anche quando Drudi cambia modulo inserendo un’altra punta (Maio) al posto dell’infortunato Vignati. Cano resta inoperoso, ci vuole la terza punta Zanigni per sporcargli i guanti a un quarto d’ora dal termine con un colpo di testa. E lo stesso attaccante al 39’ chiama Cano alla parata più difficile con un gran tiro al volo dal limite. Il Rimini ci prova con tanta buona volontà fino alla fine, ma la buona volontà non basta a smuovere la classifica.