Il Rimini di D’Angelo ha le polveri bagnate

小碗馄饨

La buona notizia è che a Bassano il Rimini, dopo la figuraccia di Forlì, è tornato a giocare. Quella meno lieta è che per la 10ª volta in questo annus horribilis i biancorossi se ne restano a mani vuote. E fin qui, niente di nuovo.
Lascia perplessi semmai il fatto che, come mercoledì scorso al “Morgagni”, in Veneto abbia deciso in negativo l’incontro il portiere Scotti, con un’incertezza fatale sul tiro di Mateos. Fuori luogo tuttavia puntare il dito contro l’ex portiere del San Marino, in più d’una circostanza muro portante di una costruzione fin troppo fragile. Anche perché un paio di errori non possono trasformarlo in capro espiatorio, dopo un anno e mezzo superlativo. Più preoccupazione desta la ricaduta di Vignati, rientrato a distanza di 86 giorni dall’infortunio col Castiglione ed uscito al 48’ per il riacutizzarsi del dolore al ginocchio. Al di là dei tempi di recupero, una cosa è sicura: la stagione a mezzo servizio del sostituto virtuale di Mastronicola ha scombussolato e non di poco i piani di D’Angelo. Tanto che il tecnico pescarese, alla luce del campionato travagliato dell’ex Casale come della scarsa densità in mediana, è dovuto correre ai ripari, passando dal 4-2-3-1 ad un più prudente 3-5-2. Polveri bagnate. Se dietro nonostante tutto i numeri danno ragione ai romagnoli (tolti i 10 gol subìti nelle 3 giornate inaugurali, il Rimini ha incassato 18 reti in 21 gare, che farebbero dei biancorossi la quarta miglior retroguardia del girone), i nodi vengono al pettine in area avversaria: appena 21 le segnature in 24 sfide, 0.875 ogni 90’. Una moria. In più, nella trasferta vicentina, è stato stabilito un altro record poco edificante: per la prima volta in questo 2012-’13, gli uomini di D’Angelo sono andati in bianco per 3 partite di fila. Alla faccia di chi pensava che con Taddei e Morga in prima linea il trend offensivo sarebbe migliorato. Ma non è certo questa l’ora delle accuse tanto meno dei processi. Domenica al “Romeo Neri” arriva il Casale di Buglio, penultimo a 15 punti. Un’eventuale vittoria dei padroni di casa, oltre ad affossare in maniera pressoché irreversibile i nerostellati, darebbe nuovo slancio alla corsa salvezza di Taddei e compagni. Che, in caso di classifica avulsa, si troverebbe in vantaggio sul Vallée d’Aoste (4 punti) e, in attesa del ritorno, pure su Casale (2-2 esterno), Santarcangelo (1-1 al Mazzola), Milazzo (4-0 interno) e Fano (1-1 casalingo, ma i marchigiani in caso di arrivo ex aequo chiuderebbero dietro in quanto penalizzati di un punto).