Calcio, il Rimini ai blocchi di partenza.

Emiliano

Un campionato travagliato, concluso però nel migliore dei modi, con un'agevole salvezza ai playout. Un'estate difficile, con un riassetto societario in corso, che però ora inizia a dare i suoi frutti. Il Rimini è chiamato alla missione salvezza, in un girone impegnativo, tra ambiziose matricole e corazzate con organici ricchi ed esperti. Senza il genio di Riccardo Taddei, senza la spinta di Spighi sulla destra e la diga Onescu a centrocampo, il neo allenatore Osio ha ridisegnato la squadra con il 4-3-3, in atttesa di conoscere il destino di Francesco Morga, fino al 2 settembre (giorno di chiusura del mercato) fuori rosa.
       
       
        Punto forte: nel precampionato il Rimini ha ammirato un superlativo Pierluigi Baldazzi. Osio lo ha restituito al suo ruolo originario di attaccante di fascia sinistra, mentre con D'Angelo Baldazzi si era sacrificato, arrivando a giocare addirittura terzino. Proprio il versante mancino dovrebbe essere l'arma in più del Rimini. A Baldazzi si affianca il terzino Sereni, voglioso di mostrare le qualità che lo portarono ad assaggiare la serie B con la maglia del Grosseto. Grande attesa anche per Francesco Nicastro, lo scorso anno pescato dal Bellaria a Catania, subito protagonista con una doppietta al Forlì. La difesa "baby" è già rodata dallo scorso campionato: il neo acquisto Martinelli ha tutte le carte in regola per non far rimpiangere il Vignati versione riminese.

        Incognite: il ruolo di centravanti è stato finora la più grossa incognita della formazione biancorossa. Il 2 settembre è però vicino e il Rimini potrebbe finalmente sciogliere il nodo della conferma di Francesco Morga. L'ex Giulianova alla Bernacci (cercando di superarne il bottino di reti della passata stagione), Nicastro..alla Nicastro e Baldazzi. La salvezza potrebbe non essere utopia con un attacco così. Il dubbio maggiore riguarda le seconde linee. Recuperare giocatori come Valeriani, Zanigni e Gasperoni. Far crescere i baby Ferrari e Moretti, ma anche l'ex Berretti Semprini. Sono alcuni dei compiti a cui dovrà adempiere l'allenatore, soprattutto in vista del girone di ritorno: con l'innalzamento dell'età media, a centrocampo Marco Brighi rischia il posto. Il Rimini dovrà avere pronto un giovane, classe '92, da affiancare a Del Sole e Spinosa.  

        La stella: Francesco Scotti. Il portierone romano, oramai riminese d'adozione, ha stretto i denti nell'estate più difficile della sua carriera. Sembrava infatti destinato alla cessione e a lasciare l'amata Rimini, ma alla fine ha prevalso la sua volontà di rimanere in biancorosso. Nella passata stagione ha fatto il superman tra i pali, anche quando le sue condizioni fisiche non erano eccellenti.

        Il giovane: Andrea Brighi. Inserire nella categoria giovani "Brighino", dall'alto del suo quarto campionato da titolare in maglia biancorossa, può far suscitare un sorriso. La carta d'identità però è ovviamente dalla sua parte. A 21 anni è chiamato ad un ulteriore salto di qualità. Nella nuova, ringiovanita Lega Pro, può fare la differenza. Sarà importante anche per la sua duttilità.  
       
        L'allenatore: Marco Osio. Il popolare "Sindaco" arriva a Rimini sull'onda dell'entusiasmo per una sorprendente salvezza ottenuta a Bellaria, dove è subentrato ad Alfonso Pepe. I biancoblu sono rimasti in categoria, nonostante un organico ricostruito da zero e con molte incognite. A Rimini lavora su una base consolidata, specie in difesa. In attacco dovrà ritrovare il miglior Morga. Il compito più difficile sarà quello di ricavare il massimo dalle seconde linee. Non dovrà sottovalutare l'eredità di Luca D'Angelo, capopopolo ancor prima che allenatore. E conti alla mano, un allenatore vincente: promozione in Seconda Divisione, playoff e salvezza. In tre anni D'Angelo non ha mancato un obiettivo.