Ricchiuti, sono sempre emozioni

小碗馄饨

RIMINI Il primo giorno non si scorda mai. Ai posteri l’ardua sentenza, ma quello di sabato pomeriggio, giorno del raduno dei biancorossi prima della partenza per il ritiro di Norcia (dove ieri mattina sono cominciati i lavori agli ordini di mister Campilongo), potrebbe essere stato il primo giorno di una nuova era per il Rimini. Un’era vincente come nei propositi del presidente Fabrizio De Meis, ma anche una seconda giovinezza per Adrian Ricchiuti, il primo ad arrivare sul posto per la tanto attesa nuova avventura in biancorosso: “La mia ultima stagione a Rimini fu un pessimo ricordo – commenta il “chico” – visto che arrivò la retrocessione in C1. Adesso finalmente sono tornato, un po’ più ‘vecchietto ma con la stessa voglia del mio primo giorno in biancorosso. Non nascondo di essere teso ed emozionato al tempo stesso ed è una gran bella cosa, perché finchè sento queste ansie ed emozioni, vuol dire che ho ancora tanto da dare al calcio e soprattutto a questa maglia”.

Ad accogliere il pullman del Rimini c’era uno striscione della curva: “Vittorie, sudore, impegno. Solo così avrete il nostro sostegno”. Ricchiuti è d’accordo: “Hanno ragione, non c’è scritto niente di male. I nostri tifosi ci chiedono la cosa primaria che è quella di vincere e noi dobbiamo prenderlo come uno sprone per vincere il campionato. Dobbiamo farlo per noi, per la società e per i tifosi, inutile nasconderci. La squadra è già molto forte così e poi arriveranno altri giocatori. Se non vinceremo il campionato vorrà dire che non avremo fatto le cose per bene. Il presidente è ambizioso, il mister in questi pochi giorni ci ha già fatto capire cosa vuole. Ora tocca a noi fare di tutto per adattarci al suo modulo e come ripeto, riportare il Rimini nelle categorie che maggiormente rappresentano società e città”.

Categoria che sarebbe potuta arrivare d’ufficio se dai piani alti ne avessero dato veramente la possibilità alla società biancorossa. Ma il discorso del ripescaggio ormai fa parte del passato e Ricchiuti preferisce guardare avanti mettendo nel mirino i prossimi avversari di quella che resta comunque la quarta serie del calcio italiano: “Lo considero un capitolo chiuso. Siamo in serie D ed è un campionato che va vinto. So che per la gente di Rimini non sarà facile assorbire il colpo della retrocessione, ma starà a noi riportarla allo stadio e ricreare l’entusiasmo di un tempo”.

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RIMINI The first day you never forget. Posterity will judge, but that Saturday afternoon, the day of the gathering of red and white before leaving for the withdrawal of Norcia (where yesterday morning work began on the orders of Mr. Campilongo), may have been the first day of a new was to Rimini. An era in the purpose of winning as president Fabrizio De Meis, but also a second youth for Adrian Ricchiuti, the first to arrive on the scene for the long-awaited new adventure in white and red: "My last season in Rimini was a bad memory - comments the "chico" - since he arrived in the relegation C1. Now finally I came back, a little 'more' old but with the same desire for my first day in white and red. I do not deny being tense and excited at the same time and it is a good thing, because as long as I feel these anxieties and emotions, it means that I still have a lot to give to football and especially in this shirt. "

To welcome the coach of Rimini was a banner of the curve: "Victories, sweat, commitment. Only in this way you will have our support. "Ricchiuti agrees: "They are right, it does not say anything wrong. Our fans are asking that the primary thing is to win and we must take it as an incentive to win the championship. We have to do it for us, for society and for the fans, needless to hide. The team is already very strong so and then come other players. If you do not win the championship will mean that we will not have done things right. The president is ambitious, the coach in these few days has already made ​​it clear what he wants. Now it's up to us to do everything to adapt to its form, and as I say, bring back the Rimini in the categories that best represent the company and the city. "

Category that could have come from the upper floors of office if they had really given the chance to white society. But the talk of the repechage is now part of the past and look forward Ricchiuti prefer putting the next opponents in the crosshairs of what is still the fourth series of Italian football: "I consider it a closed chapter. We are in the D series and is a league that should be won. I know that for the people of Rimini will not easily absorb the blow of relegation, but up to us to bring it back to the stage and recreate the excitement of the past. "